The Art of Games

Il progetto internazionale "The Art of GamesNuove frontiere tra gioco e bellezza" ha lo scopo di far conoscere e valorizzare il fantasioso mondo dell’arte videoludica, mostrandone i possibili livelli di tecnica e creatività.

Il soggetto, a cui non è stata mai data adeguata risonanza, vuol essere ora contestualizzato all'interno dello scenario artistico contemporaneo.

La mostra tematica, che sarà visitabile nel Centro Saint-Bénin di Aosta dal 22 maggio all'8 novembre, riunisce alcuni tra i più celebri concept artists per videogames ed espone oltre 100 opere tra quadri, schizzi, interazioni multimediali, video, console, musica, proiezioni.

Verrà inoltre presentato per la prima volta anche un catalogo d'arte critico sulla game art e la sua epoca, con testimonianze di esperti provenienti dal panorama universitario internazionale. La Valle d'Aosta, per il ricco patrimonio culturale e paesaggistico di cui dispone, si presenta come luogo ideale per adattare siti storici a un nuovo immaginario virtuale.

Alcune opere in mostra

Comunicato stampa

Comunicato stampa | Communiqué de Presse | Press Release n. 1
Centro Saint-Bénin AOSTA | Valle d'Aosta (ITALIA) - 22.05 | 08.11.2009

Aosta - L'Assessore all'Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d'Aosta, Laurent Viérin, ha presentato il ricco calendario espositivo dell'estate 2009. Tra le varie mostre, tutte di straordinario interesse, "The Art of Games. Nuove frontiere fra gioco e bellezza" riunirà i maggiori artisti di videogames in un'esposizione dal carattere storico-scientifico oltreché estetico, in uno spazio significativo: il Centro Saint-Bénin, chiesa barocca sconsacrata e da alcuni anni deputata per l'arte moderna e contemporanea.

La mostra. L'idea fondamentale del progetto è stata rendere la game art un soggetto da mostra, chiarendo gli aspetti della catena produttiva di un videogioco e mostrando il livello di arte che questi richiedono in persi momenti della loro costruzione: dallo schizzo di un concept in pochi secondi allo sviluppo in 3D di interi scenari e soggetti, studiando fin nei dettagli i particolari storici e situazionali.

Il progetto "The Art of Games" mira a mostrare il livello di arte, fantasia e tecnica insiti nell'arte dei videogiochi. Questo soggetto non è mai stato adeguatamente affrontato prima, ed è anche per questo motivo che Fabbrica Arte beni culturali no profit ha voluto creare uno strumento per storicizzare e concettualizzare questo tipo di arte nel panorama artistico contemporaneo. Il progetto riunisce soggetti e prospettive inediti, tracciando un nuovo modo di guardare all'arte e alla sua fruizione secondo canoni tradizionali. La vision generale è quella della ‘bottega globale' perché l'opera unitaria del games viene creata da vari artisti proprio come nelle botteghe del ‘500 più operatori, specializzati in specifiche parti del corpo o tecniche, erano coinvolti nella realizzazione del maestro. In mostra si troveranno, in un allestimento tanto classico e armonioso quanto innovativo e stimolante, molti lavori personali di questi artisti che lavorano ai più importanti games del momento.

Per la mostra sono state selezionate circa 100 opere d'arte, tra cui supporti multimediali, sezioni di approfondimento e schizzi originali, demo di speedpainting. Ci saranno poi percorsi multimediali in cui si installeranno postazioni video complete di console e di demo di videogames che possono essere fruiti per vedere in azione il prodotto finale, lo stile e che cosa vuol dire il contributo di un singolo artista nell'insieme di un progetto che coinvolge così tanti fondi e persone.

Viene presentato anche un catalogo d'arte critico sulla game art e la sua epoca, con autori provenienti dal panorama storico-critico e universitario internazionale, vero unicum anche nel panorama artistico italiano.

Alcuni tra i GAMES in mostra > Lost, Star Wars, Splinter Cell, Quake, Devil May Cry, Iron Man, Sean White, Rainbow Six, Mist, Prince of Persia, Assassin's Creed, Deus Ex, Tomb Raider.

La Valle d'Aosta. Situata nel cuore delle Alpi occidentali, vanta la presenza di un ricco patrimonio culturale e paesaggistico (oltre 70 castelli e siti archeologici che abbracciano 5000 anni di storia) e una ricca tradizione.

La Valle d'Aosta è un luogo perfetto per unire siti storici ad un nuovo immaginario virtuale, mettendo a disposizione delle arti contemporanee la sua immensa ricchezza culturale.

In mostra si troverà anche la sezione "Ispirazioni incrociate", ovvero un abbinamento tra le fotografie di molti beni culturali valdostani fruibili dal pubblico e le opere degli artisti di game art da questi ispirati.

L'abbinamento in mostra tra gli affreschi cortesi a confronto dei nuovi personaggi dei giochi, così come tra architetture reali e videoludiche, rende unica la collocazione in Valle d'Aosta, creando uno scenario reale al contenuto virtuale delle arti proposte.

All'interno dell'expo verrà presentato anche un video 3D avente per tema la promozione dei beni culturali valdostani attraverso le dinamiche e le forme dell'animazione solitamente applicata ai videogames.

Il centro Saint-Bénin. La ex chiesa di Saint-Bénin, nel centro della città di Aosta, è per l'Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d'Aosta lo spazio dedicato all'arte moderna e contemporanea. Le caratteristiche storiche, culturali e monumentali di questo antico luogo hanno promosso il suo utilizzo negli anni come centro culturale attraverso mostre di livello internazionale.

Informazioni/informations/infos:

www.regione.vda.it | www.theartofgames.eu |

Elenco attori

Un progetto registrato

FABBRICA ARTE beni culturali no profit


Ideazione e Produzione

MUSEA_FABBRICA ARTE beni culturali no profit

Mattias Högvall Creative Productions, Stockholm


Catalogo

TraRari TIPI Editore

Art Direction, communication/ graphic design & space concept

Mattias Högvall


Curatori

Debora Ferrari, Luca Traini


Assistente curatore, Coordinazione e relazioni internazionali

Valentina Marchetti


Networking, incoming e marketing locale

Andrea Ferrari


Comitato Scientifico

Matteo Bittanti, prof. of New Media St., Stanford University San Francisco

Henry Lowood, Stanford University Library of San Francisco

Luciano Caramel, Academics

Elena Di Raddo, prof. of Contemporary Arts, Catholic University of Brescia and Milano

Domenico Quaranta, prof. of New Media St., Catholic University of Brescia

Marco Accordi Rickards, presidente AIOMI


Collaborazioni Tecniche

Stefano Venturini – StevePhoto

BluePine Technology | sviluppo e supporto online

Wizarp Urban Visions

L'Eubage, Aosta

Fabio D'Anna, RetrogamingHistory, Roma

Mauro Nicolini, ricerca storica sui videogiochi, Genova


Patrocini

Presidenza della Repubblica Italiana

Ministero per i Beni e le Attività Culturali

CNR, Centro Nazionale di Ricerca, Italia

AIOMI, Associazione italiana per le opere multimediali e interattive

TCI, Touring Club Italiano

Stanford University di San Francisco

Università Cattolica di Milano e Brescia

Politecnico di Torino, sede di Verrès

IULM, Milano

IED, Roma

Collaborazioni scientifiche

Università Cattolica del Sacro Cuore, Istituto d'arte contemporanea, Milano e Brescia

Con i curatori citati nel piano editoriale Elena Di Raddo e Domenico Quaranta

Università Stanford, dipartimento Humanities Lab, San Francisco

Con il ricercatore Matteo Bittani che è anche curatore del Tech Museum of Innovation, San

Jose', California


Collaborazioni a livello informativo e universitario

AIOMI Associazione Italiana Opere Multimediali Interattive, Roma

IULM, sezione Master in Digital & Entertainment Design, Milano

IED, corso in Game Development, Roma

Università Cattolica Laurea in STARS, Istituto d'arte contemporanea, Brescia

Archivio Videoludico Cineteca di Bologna


Collaborazione media e newmedia

EDGE, internazionale

GamePro, italiana

WIRED, internazionale e italiana

Flash Art, italiana

RetrogamingHistory.com

Videoludica.com

Fondazione Corriere della Sera

CBGrey, Paris